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Le luci principali

Guida DomoticaMente

Finalmente siamo pronti a divertirci sul serio. Volete una casa domotica? La prima cosa da fare è dedicarsi alle luci principali. Finché starete a giocare con lampadine e prese smart per vedere se l’argomento vi piace non potete certo dire di avere la domotica in casa. Però tra le tante cose da cui potreste cominciare a fare sul serio, io suggerisco nella maniera più assoluta di partire da qui…dalle luci principali.

Basta cambiare le lampadine?

Assolutamente no! Anzi, è proprio quello che non dovete fare!

Supponiamo ad esempio di avere un lampadario in cucina che illumina l’ambiente. Qualcuno potrebbe pensare che basterebbe cambiare la lampadina del lampadario con una lampadina smart.
Magari fosse così facile!
Purtroppo, oltre ai limiti legati ad esempio al fatto che non è facile trovare lampadine smart che abbiano una buona luminosità, c’è un problema strutturale di base: questo tipo di dispositivi, hanno bisogno di essere costantemente alimentate per poter funzionare. Siano esse WiFi o Zigbee il concetto non cambia: niente alimentazione? Non è più possibile controllarle. Se quindi una persona usa l’interruttore classico per spegnere la luce, avrete immediatamente perso il controllo domotico della lampadina collegata ad esso.

La soluzione è quindi quella di intervenire sugli interruttori anziché sulla lampadina. In questo modo tutto funzionerà anche con le care vecchie luci classiche.

Shelly, Shelly, fortissimamente Shelly

Mettetevi l’anima in pace, per qualità di costruzione, affidabilità e sicurezza, non ci sono alternative. Dovete montare degli Shelly sugli interruttori di casa.

Shelly 1 mini

Naturalmente fatevi aiutare da un elettricista se non sapete bene come lavorare con la corrente elettrica.
Si andranno a maneggiare cavi a 220 V. Le operazioni da fare sono semplici ma se non vi sentite completamente a vostro agio nel farle, ribadisco l’invito a chiamare un elettricista. Qualora accadesse qualcosa, non posso certo assumermi la responsabilità del danno. L’articolo è divulgativo e di informazione, non certo un invito a fare cose pericolose.

Detto questo acquistate degli Shelly 1 per ogni punto luce da domotizzare, naturalmente mi riferisco solo alle luci principali.

Ecco i link per comprarli ed aiutare il mio sito senza spendere un centesimo in più:

Gli Shelly 1 fanno la loro magia attraverso quello che viene chiamato “contatto pulito“. Si tratta della capacità di chiudere o aprire un circuito come se fosse una persona a farlo attraverso un interruttore. Esistono anche altri modelli di Shelly che possono ad esempio misurare il consumo del carico, gestire luci dimmerabili, ecc. ma a me non è mai servito andare oltre. Quelli che vi indico qui sono in pratica quelli che vi permettono di gestire una luce classica come se lo Shelly fosse un interruttore, un deviatore o un relè.

Il montaggio

La mia esperienza mi suggerisce di consigliarvi due fasi: ispezione e montaggio.

Durante la prima fase andrete ad aprire le cassette dove ci sono gli interruttori con cui controllate attualmente la luce che volete domotizzare. Con un po’ di pazienza ed un tester o un cercafase, dovrete assicurarvi che nella cassetta dove andrete a montare lo Shelly arrivino i fili della fase e del neutro (ATTENZIONE a non toccare i fili con le mani!). Di solito sono di colore nero (la fase) e blu (il neutro). Se non è questo il caso vuol dire che avete qualche altro interruttore che controlla la stessa lampadina dove invece questi arrivano.
Una volta individuata la cassetta con i cavi necessari, assicuratevi di avere nella stessa spazio sufficiente per lo Shelly. Talvolta nonostante il dispositivo sia davvero piccolissimo, le cassette sono troppo piene e quindi potrebbe essere necessario passare dei fili per montare lo Shelly in un posto più spazioso come una cassetta di derivazione. Infine dovremo capire con che tipologia di interruttore abbiamo a che fare: interruttore, deviatore o pulsante. Per capirlo guardate come funziona la luce in questione. Se è controllabile da un solo posto, allora siamo di fronte ad un interruttore classico, se invece è possibile accenderla da un posto e spegnerla da un altro, si tratta di un deviatore, se invece riuscite ad accenderla e spegnerla da uno o più punti ma il bottone che schiacciate non ha due possibili posizioni ma soltanto una (in pratica quando lo premete torna a posto con una molla interna) allora si tratta di pulsanti (che molto probabilmente controllano un relè). Quest’ultimo caso è il più facile da montare (basta praticamente sostituire il relè con lo Shelly), ma il più complicato da individuare dato che il relè è spesso posizionato in cassette di derivazione o simili e per capire dove si trova bisognerà ascoltare il “click” che fa quando viene accesa o spenta la luce.

Una volta individuato il tutto, passiamo alla fase di montaggio. Iniziate a collegare i cavi sullo Shelly facendo gli eventuali ponticelli necessari in base allo schema di montaggio che state applicando e che vi riporto di seguito e poi inseriteli nella cassetta (a corrente staccata!) facendo il resto dei collegamenti:

Interruttore
Shelly 1 mini: schema di montaggio con interruttore per le luci principali
Deviatore
Shelly 1 mini: schema di montaggio con deviatore per le luci principali
Pulsanti con relè ad impulsi

In questo caso non serve uno schema grafico in quanto potrebbe cambiare da relè a relè ma di solito troverete quelli che basta sostituire con uno Shelly applicando ai morsetti 1 ed L di quest’ultimo il cavo che andava nel morsetto 1 del relè, ad N quello che trovate in A2, ad SW quello posizionato in A1 e a 0 quello che trovate collegato a 2. Se vi resta qualche dubbio basta cercare lo schema grafico online.

La configurazione

Installate l’APP Shelly Smart Control e seguite le istruzioni per l’installazione. Non mi divulgherò su di essa in quanto molto semplice ma sappiate in buona sostanza che dovrete collegarvi ad una rete WiFi creata dal dispositivo stesso, indicargli la vostra rete WiFi e relativa password ed infine passare alla configurazione vera e propria.

Ci sono tantissime voci da impostare in base alle vostre esigenze ma quella più importante è il “tipo pulsante” che trovate nelle impostazioni raggiungibili dall’ingranaggio. Per configurazioni di tipo pulsante o deviatore bisognerà impostarlo su “Interruttore Edge“. Nel caso invece dell’installazione al posto di un relè con pulsanti dovrete scegliere l’opzione “Momentaneo“.
Più in generale però basterà impostare una tipologia di pulsante e provare un po’ se tutto funziona sia dall’app che dall’interruttore fisico testando le varie combinazioni.

Inoltre vi consiglio vivamente di assegnare ad ogni Shelly un IP statico sul vostro router. Le luci principali saranno sempre attive e presenti, meglio assegnargli un indirizzo fisso per migliorare le prestazioni e semplificare le configurazioni. La prassi di assegnare un IP statico è sicuramente consigliabile usarla per tutti i dispositivi dedicati alla domotica.

Home Assistant

Sul nostro assistente domotico non dovremmo avere problemi. Gli Shelly associati alle luci principali saranno probabilmente trovati automaticamente, ma se questo non avvenisse andate in Impostazioni > Dispositivi e servizi > Aggiungi integrazione (il pulsante in basso a destra) > cercate l’integrazione ufficiale Shelly e configurate l’interruttore ricordando che in “Host” bisogna mettere l’IP che gli è stato assegnato. Lo potete leggere dall’app andando sull’ingranaggio della specifica luce e poi su “Informazioni dispositivo”.

Gli assistenti vocali

Se non l’avete già fatto, ricordatevi infine di aggiungere tutte le luci principali ad Alexa o Google Home per poter controllare la casa con la voce.

Avete appena fatto probabilmente il passo più importante verso l’automatizzazione della vostra casa. E’ quindi il momento di dare anche un pizzico di colore occupandoci nel prossimo articolo delle luci secondarie.

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