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Il cervello domotico: installazione di Home Assistant

Guida DomoticaMente

Dopo varie (dovute) premesse, è finalmente arrivato il momento di metterci all’opera. Vedremo ora come realizzare una installazione di Home Assistant su un Raspberry Pi.

Procuratevi quindi un Raspberry Pi, una scheda SD, un cavo ethernet e se necessario un lettore di schede SD (quest’ultimo serve solo se il vostro computer non ha la possibilità di leggere le schede SD in altro modo).
Pronti? Si parte!

Installazione di Home Assistant OS

  • Andate sul sito https://www.raspberrypi.com/software/,scaricate e installate Raspberry Pi Imager. Si tratta di un programma per Windows, macOS e Linux che permette di preparare una scheda SD con qualsiasi sistema operativo ufficiale per Raspberry, e quindi anche con quello dedicato ad Home Assistant.
  • Inserite nel vostro computer la scheda SD e avviate Raspberry Pi Imager.
Raspberry Pi Imager
  • Scegliete il dispositivo in base a quello che avete comprato o che avete a disposizione (io ho selezionato un Raspberry Pi 4).
  • Scegliete il Sistema Operativo attraverso questo percorso: Scegli S.O. > Other specific-purpose OS (attenzione a non scegliere Other general-purpose OS) > Home assistant and home automation > Home Assistant > Home Assistant OS ecc. La versione potrebbe cambiare ma non è importante. Al momento in cui scrivo è la 12.1.
  • Scegliete la scheda SD e fate attenzione a selezionare proprio lei e non un altro hard disk del computer.
Raspberry Pi Imager: selezione
  • Cliccate su Avanti. Il programma vi avviserà che i dati sulla scheda SD saranno eliminati. Cliccate su SI. Naturalmente sto dando per scontato che la scheda sia vuota o comunque che non contenga dati di cui avete bisogno!. Ora non vi resta che aspettare che la procedura sia completata.
  • Una volta pronta la scheda, tiratela fuori dal vostro computer e ficcatela nel Raspberry Pi. Inserite il cavo di rete tra il Raspberry e il vostro router in modo che siano nella stessa rete, attaccate l’alimentatore e accendetelo.
  • Dopo alcuni minuti il dispositivo potrebbe essere raggiungibile all’indirizzo http://homeassistant.local:8123/. Se non dovesse essere così, collegatevi al router e recuperate l’indirizzo IP del Raspberry Pi dall’elenco dei dispositivi collegati. Una volta trovato, scrivetelo nella barra del browser (come se fosse l’indirizzo di un sito internet per intenderci) e aggiungeteci dietro :8123. Otterrete qualcosa del tipo 192.168.1.100:8123.
    Se ancora non funziona dovrete cominciare ad andare per tentativi. Vi lascio alcune cose che potreste provare:
    • Spegnete e riaccendete il Raspberry
    • Riavviatelo con un monitor collegato
    • Cambiare scheda SD
    • Installare il Sistema Operativo di un altro modello di Raspberry
    • Cercate una guida dedicata all’installazione di Home Assistant più aggiornata della mia. Però tornate eh, quello che spiegherò in seguito resta valido!
  • Se invece siete riusciti a vedere la schermata di installazione, dovrete aspettare un po’ dato che la procedura richiede del tempo. Il sistema stesso indica circa 20 minuti. Alla fine riceverete un messaggio di conferma: benvenuti a casa!
Installazione di Home Assistant
  • Cliccate su quell’invitante pulsante “Crea la mia casa intelligente” e avviamo la magia!
    Per prima cosa vi verrà chiesto di creare un utente. Questo sarà l’amministratore del sistema.
  • Nel passaggio successivo invece, vi verrà chiesta la posizione della casa. Informazione necessaria per capire ad esempio chi è in casa o meno, il meteo, ed altre informazioni importanti in un sistema domotico. Inserite quindi l’indirizzo giusto e prendetevi cura di spostare il puntatore sull’esatta posizione della vostra casa.
  • Completate quindi banalmente l’installazione. Probabilmente, nel caso ci siano dei dispositivi domotici già presenti nella vostra rete, il sistema li vedrà già!

L’installazione di Home Assistant è terminata. Ora non vi resta che fare in modo che sia raggiungibile dall’esterno in modo da poterlo usare anche quando non siete a casa. Il mio consiglio è quello di iscriversi a Nabu Casa e pagare un piccolo contributo annuo di 75€ in modo tale che, non solo supporterete il progetto, ma vi risolverete anche tanti problemi in un colpo solo.

Se invece siete amanti del rischio e volete risparmiare, sappiate che esistono soluzioni come Duck DNS che permettono l’accesso gratuitamente con quello che viene chiamato Dynamic DNS.
Dovrete sopportare improvvisi problemi dato che il loro servizio va abbastanza frequentemente giù. Inoltre non potrete, senza fare articolati accrocchi, fare tutta una serie di operazioni avanzate. In ogni caso l’accesso da remoto è praticabile attraverso una delle tante guide che potete trovare facilmente online.

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